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biagioriccioavvocato

Avvocato patrocinante in Cassazione, giornalista. Ha scritto anche un libro “Fugaci Ritratti”( Rubbettino editore), con prefazione di Vittorio Sgarbi.

LA SOLIDARIETÀ NELLA PASQUA E LA ROSA CHE NON C’È
Il nostro è un mondo incolore, informe, ove non c’è più il senso della fratellanza, della solidarietà.
Se c’è un augurio che sento di formulare per questa Santa Pasqua è proprio quello di riscoprire la solidarietà.
Ho riletto in questi giorni “La Ginestra” del “giovane favoloso”, Leopardi.
Come sostiene acutamente Sossio Giametta
in essa si rintraccia questo valore come l’unica possibile via che possa arginare il dolore che ci propina la natura matrigna.
Non è concepibile una felicità solo per chi l’ha raggiunta, se l’altro soffre e, può essere un congiunto un amico, dovrà sentire l’afflato della comunione: il suo dolore è anche il mio.
Il poeta vede l’inaridimento dei fiori perché la terra, nera e vulcanica, è presagio di morte: la natura “confessa il male che ci fu dato in sorte”, e lei “è veramente rea”; ma solo quando gli uomini sono in grado di stringersi in una fratellanza solidale, possono sentire “l’odorosa ginestra”, anche dove vi è deserto.
Leopardi scrive di “social catena”, così fa sentire il valore della solidarietà; e la Ginestra è definito fiore del deserto, in più “fiore gentile”, perché in mezzo a tante rovine esala il suo profumo verso il cielo: “spargi i tuoi cespi solitari intorno”.
La solidarietà è il fondamento delle nostre Costituzioni democratiche dalla Rivoluzione Francese in poi.
Come aveva sostenuto quel magnifico prete di campagna, Don Milani, apprendiamo che “non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali.”
Intanto sarà possibile una società ove alberghi l’armonia, solo se “chi sa volare non deve buttar via le ali per solidarietà con i pedoni, ma deve insegnare a tutti il volo”( Don Milani).
Ed è così: non possiamo essere indifferenti al dolore dell’altro, affinché a tutti sia possibile- come scrive Franco Arminio- sentire il profumo della “rosa che non c’è”.
Buona Pasqua per tutti.

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