Non mi volto più indietro

Non mi volto più indietro

Non so, ma questo amore è particolare, unico nella sua essenza. Il sonno non imbriglia i miei occhi, dormire mi conferisce tedio, ruba la sana allegria.

Agogno a star desto per ammirare la tua bellezza che doni al mio sguardo, vanno via i miei dolori e la stanchezza del tempo che passa.

Ma forse il tempo si è fermato, come una luce imperitura, come il sole che non vuole far accomodare la sera, proscenio della luna.

La tua venuta nella mia vita è come un annuncio di festa, un ritorno del mito, un iridescente infervorarsi della fantasia. Lo spirito rinasce, un afflato di gioventù irrora le mie vene: si rinvigorisce il corpo.

Forse Atena è con me, come fece con Ulisse, quando rivide Penelope; doveva essere forte, guerriero di splendore, di fulgida bellezza, e la dea della Ragione ebbe un sentimento di tenerezza: riportò il tempo indietro alla magnifica gioventù per quegli sposi che si rividero dopo vent’anni.

Così hai fatto tu: si intrufola la bella estate, ogni ferita della mia tristezza è sanata, il vuoto della noia è colmato, il rimpianto di un amore che non può tornare non rende più nostalgico il mio cuore, molle e tenero e sbottonato innanzi ad intense emozioni.

L’amore è il motore della vita: ora la scena è tua e tutti sanno in platea che, come un’attrice provetta, farai incantare il mondo.

Ora desidero solo camminare con te, fino ai prati e dietro le colline, come due innamorati che affannosamente cercano posti solitari per intrecciare i corpi in compagnia del silenzio e del fruscio di erbe bagnate dalla rugiada della notte.

Questi pensieri mi danno il batticuore e tagliano il fiato, come ad un giovane che incontra per la prima volta l’amore nel giardino di Venere: mentre tutti dormono, cullandosi tra le braccia di Morfeo, Cupido si diverte a scoccare i suoi dardi, pregni del dolce veleno. La freccia infusa ha trafitto anche me.

La mia passione è vulnerabile, mi porgo alla malinconia, se mi abbandoni:sono alla ricerca di sempiterne conferme dai tuoi occhi grandi, traboccanti di incanto e di apparizioni divine che trasmetti a chi osservi.

L’amore è, si sa, un sentimento travolgente che innesca turbamenti, smottamenti, sofferenze acute, ma è misterioso.

Quando irrompe, porta freschezza, va via la polvere: la stanza zeppa di ragnatele è disordinata, ma rivede la luce nitida. Si spalancano le finestre ed entra il profumo del mare, ed il canto degli uccelli non stride, ma si trasfonde in un’armonia di richiamo alla musica della natura.

Non mi volto più indietro: ci sei tu a regnare nel tempo che mi resta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Avvocato Biagio Riccio

L’avvocato Biagio Riccio è specializzato in diritto societario, diritto fallimentare, diritto bancario, diritto penale bancario e fallimentare.

Si è laureato con lode all’Università Federico II di Napoli ed ha assunto il titolo di dottore procuratore nel 1993 e quello di avvocato nel 1995; inoltre è patrocinante in Cassazione dal 2008.

È stato ideatore e promotore di due disegni legge sulla necessità di ottenere una diversa configurazione del potere punitivo anche nei confronti delle Banche, in caso di erronea segnalazione alla Centrale Rischi e sia sul potere da riconoscere al debitore, in caso di vendita di crediti deteriorati: in proposito, ha tenuto significative conferenze sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica.

Ha ottenuto, nel 2014, la libera docenza di diritto bancario all’Università Telematica Unicusano di Roma.

È fondatore della rivista “Favor Debitoris”.

Ha scritto il libro “Fugaci ritratti”, con la casa editrice “Rubettino”, con la prefazione del prof. Vittorio Sgarbi.

“Biglietti d’amore” è il sito dove cura tutti gli aspetti legati alla cultura ed alla letteratura e molti dei contributi presenti sono stati poi inclusi in altre opere letterarie.

Skip to content