LA MISERICORDIA E I PROFUMI DELLA PASQUA

LA MISERICORDIA E I PROFUMI DELLA PASQUA

Andarono al sepolcro e non trovarono nulla: solo le lenzuola ancora intrise della sua passione.

Ma si sentiva un profumo di pietra nuda e di unguento prezioso: era quello di mirra, misto ad aloe, con il quale Giuseppe di Arimatea aveva cosparso il suo corpo dopo la deposizione dalla Croce.

Maddalena, quando nella casa del nobile fu perdonata dei suoi peccati, baciò i piedi di Gesù e li lavò con il suo pianto ed asciugò con i suoi capelli e li unse con il nardo.

Gesù le raccomandò di portarlo con se’ e di adoperarlo per la sepoltura: e lei così fece. E fu lei, la peccatrice perdonata, a vederlo, prima che salisse in cielo.

Il nardo è un profumo con una fragranza inebriante; rappresenta l’amore eterno: se ne parla nel Cantico dei Cantici: “Mentre il re è nel suo recinto, il mio nardo spande il suo profumo” (Ct 1,12).


Qui si compiono le Scritture: la mirra gli fu donata anche dai Magi, quando nacque e rappresenta l’eternità, il circolo pieno della vita, la ebbe alla nascita ed alla morte.

Le donne portano anche l’aloe, un olio prezioso che lenisce tutti i mali e protegge il corpo durante la consunzione. Lo adoperavano i faraoni nel viaggio per l’aldilà con la convinzione di rimanerne intatti.


Ma il profumo dell’eternità, anche per chi non è Cristiano e non crede al mistero della resurrezione e che Cristo sia figlio di Dio, è in una sola parola:

La Misericordia

Porta nella sua radice il sentimento della pietà accoppiato a quello di avere cuore: si ricollega all’unione di misereor = ho pietà e cor – cordis = cuore.


Questa è la sua resurrezione: ci ha insegnato ad avere pietà con cuore, per prendere la sofferenza dell’altro, come quando Gesù incontra sua madre durante il tragitto della via Crucis: Maria vuole prendersi le pene del figlio.

Nessuna religione al mondo ha lasciato questo messaggio: la resurrezione è tutta qui: perché la pietà con l’amore è come il profumo di aloe e di nardo, di mirra, di pietra nuda.

La consunzione del tempo non avverrà mai: la fragranza inebriante della gioia resterà per sempre.

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Avvocato Biagio Riccio

L’avvocato Biagio Riccio è specializzato in diritto societario, diritto fallimentare, diritto bancario, diritto penale bancario e fallimentare.

Si è laureato con lode all’Università Federico II di Napoli ed ha assunto il titolo di dottore procuratore nel 1993 e quello di avvocato nel 1995; inoltre è patrocinante in Cassazione dal 2008.

È stato ideatore e promotore di due disegni legge sulla necessità di ottenere una diversa configurazione del potere punitivo anche nei confronti delle Banche, in caso di erronea segnalazione alla Centrale Rischi e sia sul potere da riconoscere al debitore, in caso di vendita di crediti deteriorati: in proposito, ha tenuto significative conferenze sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica.

Ha ottenuto, nel 2014, la libera docenza di diritto bancario all’Università Telematica Unicusano di Roma.

È fondatore della rivista “Favor Debitoris”.

Ha scritto il libro “Fugaci ritratti”, con la casa editrice “Rubettino”, con la prefazione del prof. Vittorio Sgarbi.

“Biglietti d’amore” è il sito dove cura tutti gli aspetti legati alla cultura ed alla letteratura e molti dei contributi presenti sono stati poi inclusi in altre opere letterarie.

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