
PRENDILA COSÌ
Lei scese: la osservò che camminava, a bordo del letto, disinvolta e compiaciuta: l’amore aveva fatto bene ad entrambi in quell’albergo a strapiombo sul mare. Riascoltarono “Prendila così” di Lucio Battisti che canta, con l’intonazione di un bambino, una partitura bellissima, da lui composta, fatta di violini ed archi, con una base ritmica che si bacia con versi che descrivono l’incontro di amanti fuggitivi.
“E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città
e tu sai che io potrei purtroppo non esser più solo
cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu.
Nasce l’esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più
Lasciami giù qui è la solita prudenza
loro senza me mi hai detto è un problema di coscienza”.
Ma si sono rivisti ( li immagino così) in una calda sera d’agosto e la delicatezza della canzone di Battisti fece da colonna sonora.
Si incontrarono la prima volta su un veliero: con gli sguardi si cercarono appena, languidamente e voluttuosamente si accarezzarono.
Non parlarono: il non detto fu bellissimo, il linguaggio del silenzio venne colorato dal sax di Derek Grossmith che in “Prendila così” sale, sale ancora nel letto dei violini e dei bassi di un arrangiamento divino, che resta intatto in in canzone scritta nel 1978( la più lunga di Battisti)ma come se fosse stata composta ieri( l’arrangiatore fu Geoff Westley ,anche dei Bee Gees).
Quel sax lo ascoltarono, da uno stereo, l’ultima volta sul veliero dove si innamorarono senza un assiduo corteggiamento: erano nati per stare insieme.
Sulla tolda lei fece cadere la maglia e le sue spalle bellissime e sontuose adescarono lui che si avvicinò, non resistendo al sussurrante richiamo .
Il sax sale sempre e Battisti nella parte finale della canzone, come un raffinato americano, si inerpica in un cantato scat. Grossmith ritorna con il rifulgente assolo: il più bel sax alto della musica leggera.
Lui le diede un bacio sulla spalla. Il mare con lo scroscio dell’acqua, tagliata dal veliero, era di un blu che prendeva tutta l’argentea luna.
“Prendila così non possiamo farne un dramma”.
Si rincontrano come fuggitivi in quell’ albergo, proprio sul mare e riascoltarono “Prendila così” per rivivere una magia irripetibile.